Quando pensiamo al bonsai, pensiamo ai nostri piccoli alberi meticolosamente curati, il risultato di anni di pazienza, dedizione e tecnica, che ispirano meraviglia e riflessione negli osservatori di questi minuscoli capolavori botanici. Non c’è da sorprendersi, quindi, se i bonsai hanno trovato spazio non solo nei giardini degli appassionati ma anche nel mondo del cinema, delle serie TV e degli anime.

In questo nostro piccolo viaggio attraverso il cinema, la televisione e l’animazione giapponese, esploreremo come e perché i bonsai compaiono in contesti così diversi, e come questi alberi abbiano arricchito le scene con la loro simbologia. Ecco di seguito una selezione di alcuni dei momenti più memorabili dove i bonsai abbiano rubato la scena con i loro cameo:

Karate Kid (1984)

Cominciamo con il classico che probabilmente ha reso sia bonsai (che le arti marziali) celebri per il pubblico occidentale: Karate Kid. Nel film, il saggio maestro Miyagi insegna al giovane Daniel LaRusso non solo le arti marziali, ma anche la filosofia dietro di esse. Una delle lezioni chiave che Miyagi trasmette al suo allievo riguarda la pazienza e la cura, rappresentata dall’arte del bonsai.

In una delle scene più emblematiche, vediamo il maestro intento a prendersi cura di un bonsai, mentre Daniel osserva e ascolta con attenzione. Miyagi spiega che prendersi cura di un bonsai richiede la stessa disciplina che serve per imparare il karate: rispetto per la natura, pazienza e la capacità di plasmare, ma non forzare, la crescita. Il bonsai diventa una metafora della crescita personale del protagonista, e una rappresentazione del legame tra maestro e allievo.

Nel sequel della serie, Cobra Kai, l’ormai adulto padre di famiglia Daniel ha portato avanti l’insegnamento del suo insegnante, continuando a coltivare bonsai nel suo tempo libero, e regalandoli ai clienti della sua concessionaria. Ancora una volta, questi piccoli alberi simboleggiano non solo il rispetto per il passato, ma anche la necessità di mantenere equilibrio e controllo nelle sfide della vita.

Maniac (Netflix, 2018)

Passando a un contesto completamente diverso, troviamo i bonsai in Maniac, una serie psichedelica e surreale targata Netflix. Ambientata in un futuro distopico, la storia segue due protagonisti, Annie e Owen, che partecipano a un programma sperimentale di terapia farmacologica. La serie esplora il concetto di controllo mentale, il dolore emotivo e il caos interiore, e i bonsai appaiono in diversi momenti come simboli di equilibrio e serenità.

In Maniac, i bonsai vengono utilizzati in ambienti visivamente surreali, come un elemento di calma in mezzo al caos. Ogni albero rappresenta il potenziale di trovare un ordine e una pace interiori, anche quando la mente è sopraffatta da ansie e tormenti. Questo contrasto tra la fragile bellezza del bonsai e il mondo frenetico e disordinato della serie enfatizza il messaggio centrale di Maniac: la lotta per il controllo personale e la guarigione.

Blade Runner (1982)

Nel leggendario film cyberpunk Blade Runner, i bonsai appaiono in un contesto futuristico, dove la tecnologia ha sovrastato la natura. Ambientato in un mondo oscuro e piovoso, dove le macchine sembrano avere più valore della vita umana, i bonsai offrono un interessante contrasto. In una delle scene chiave, Roy Batty, il replicante interpretato da Rutger Hauer, incontra il Dr. Tyrell, il creatore delle intelligenze artificiali, in una stanza piena di meraviglie tecnologiche e bonsai.

La presenza dei bonsai in questo ambiente rappresenta l’ultimo baluardo della natura in un mondo dominato dalla tecnologia. Anche se il Dr. Tyrell è responsabile della creazione dei replicanti, esseri artificiali con una durata di vita limitata, i bonsai, che sono a loro volta creati dall’uomo, sono una forma di vita che può sopravvivere per secoli, se ben curati. Questo parallelo tra i replicanti e i bonsai solleva domande profonde sull’idea di vita artificiale, controllo e immortalità.

Mademoiselle (2016)

Il thriller psicologico Mademoiselle (The Handmaiden) diretto da Park Chan-wook, esplora la manipolazione, la seduzione e il potere. Ambientato in Corea durante l’occupazione giapponese, la cura meticolosa per i dettagli estetici è evidente in tutto il film, e i bonsai fanno diverse apparizioni simboliche. All’interno della villa della protagonista, vediamo alberi bonsai disposti con cura, che rappresentano il controllo assoluto del padrone di casa non solo sugli oggetti, ma anche sulle persone che lo circondano.

I bonsai, con le loro forme contorte ma perfette, incarnano l’essenza stessa del film: la manipolazione e il controllo. Mentre all’esterno sembrano solo piante decorative, al loro interno c’è una profonda simbologia legata al dominio, alla bellezza forzata e al sacrificio.

I Simpson

In un episodio dei Simpson, Homer tenta di dedicarsi alla cura di un bonsai, come parte di una delle sue solite avventure. Naturalmente, non si può aspettare che Homer, con la sua solita mancanza di pazienza e attenzione ai dettagli, riesca a prendersi cura di un albero così delicato. La scena è una classica gag della serie, che ironizza sulla pazienza necessaria per prendersi cura di un bonsai rispetto alla caotica e spesso disordinata vita di Homer.

Questo episodio mette in luce, in chiave umoristica, il contrasto tra il rigore richiesto dalla cura del bonsai e la natura impulsiva e irrazionale di Homer Simpson. Anche se il bonsai viene qui utilizzato come oggetto comico, la sua presenza sottolinea quanto possa essere impegnativo coltivare queste piante, un compito che va ben oltre le capacità del nostro amato protagonista.

Cowboy Bebop

L’anime Cowboy Bebop è noto per le sue profonde riflessioni filosofiche tra le stelle, e i bonsai non sono da meno in questa serie, Jet Black, uno dei protagonisti, è un ex poliziotto diventato cacciatore di taglie, e a bordo della nave spaziale Bebop, si prende cura di alcuni bonsai. Le piante rappresentano per Jet un modo per trovare equilibrio e serenità in una vita altrimenti caotica e piena di pericoli.

In un contesto in cui i personaggi sono costantemente in movimento, cercando di sopravvivere in un universo violento e instabile, i bonsai di Jet rappresentano l’unico elemento stabile della sua vita. La sua dedizione a questi piccoli alberi è quasi un rituale zen, un modo per connettersi con qualcosa di vivo e naturale, in un mondo dominato dalla tecnologia e dal pericolo.

Star Trek

Anche l’universo fantascientifico di Star Trek ha il suo posto per i bonsai. In Star Trek: Deep Space Nine, vediamo la professoressa botanista Keiko O’Brien prendersi cura del suo bonsai a bordo della USS Enterprise-D nella serie Deep Space 9. In altri episodi delle varie iterazioni della saga compaiono altri bonsai, spesso a riflessione della natura calma e supportiva del personaggio.

https://memory-alpha.fandom.com/wiki/Bonsai

Dune (2021)

Infine, in Dune, l’adattamento dell’epico romanzo di Frank Herbert, i bonsai compaiono come un simbolo di equilibrio e potere. La scena in cui Paul Atreides osserva un bonsai nel giardino del castello rappresenta non solo la bellezza della natura, ma anche l’idea che la vera forza risiede nella pazienza e nella saggezza.

Nel contesto di un racconto che affronta temi di ecologia, politica e potere, il bonsai diventa una metafora della resilienza e della possibilità di plasmare il proprio destino. Come un albero che cresce e si adatta alle circostanze, così anche Paul deve affrontare le sfide e trovare il modo di prosperare in un mondo ostile.

Conclusione

I bonsai, con la loro eleganza e simbolismo profondo, offrono una nuova dimensione a film, serie TV e anime. Attraverso la loro presenza, possiamo esplorare temi di pazienza, crescita personale, equilibrio e riflessione. Che si tratti di un maestro che insegna a un giovane allievo, di un cacciatore di taglie spaziale in cerca di serenità o di un avventuriero in un mondo distopico che cerca di mantenere la calma in mezzo al caos, il bonsai rimane un simbolo potente della connessione tra l’uomo e la natura. In un mondo in cui tutto sembra frenetico e in costante cambiamento, i bonsai ci ricordano l’importanza di prendersi cura di noi stessi e delle relazioni, per poter crescere e prosperare.