Scopri quando e come svolgere il rinvaso del tuo Bonsai! Rinvasare il bonsai è una procedura delicata e stressante per la pianta. E’ importante svolgerlo nel periodo giusto e quando il Bonsai ne sente la necessità. Scegliere il vaso giusto è fondamentale!
La regola d’oro per sapere quando rinvasare un Bonsai è una e una sola, non esistono regole scritte su tempistiche di rinvaso diverse da Bonsai a Bonsai, ma molti esperti bonsaisti consigliano di prenderne in considerazione una unica, ovvero: le piante vanno rinvasate quando ne hanno davvero bisogno.
Le piante hanno bisogno di stare ferme in un posto per poter dare il meglio di loro stesse in situazioni stabili. Se vogliamo rinvasare i nostri Bonsai è perché loro necessitano di essere rinvasati e non per una banale routine.
Ogni operazione che deve essere fatta sul nostro bonsai o in generale su una pianta, deve essere fatta per un motivo ben specifico, per questo prima di fare qualsiasi cosa è opportuno pensarci più di una volta, del resto lo sappiamo, l’arte del Bonsai deriva dalla dottrina Zen. 😉
L’inizio dell’autunno è uno dei periodi migliori per rinvasare il Bonsai, a patto che poi non venga esposto ad un eccessivo freddo durante la stagione invernale. Se lo si espone al gelo dell’inverno c’è il rischio che la pianta rimanga inibita dal freddo e dopo un’operazione traumatica come il rinvaso può provocare molto probabilmente la sua morte. In autunno il Bonsai ha già passato il suo momento di piena vegetazione estiva e si sta ormai preparando al “letargo vegetativo” invernale. In ogni caso, e questo è un altro aspetto fondamentale da considerare, il rinvaso va svolto su una pianta in buona se non ottima salute, per permetterle di superare lo stress dell’operazione. Rinvasare una pianta semi-morente può essere fatale!
Se il tuo Bonsai ha vegetato in maniera adatta durante l’anno, se l’acqua con cui annaffiate la pianta viene assorbita correttamente e non viene rigettata, se la vostra chioma ha una misura adatta alla grandezza del vaso, non c’è necessità di rinvasare la pianta.
Se invece il Bonsai presenta delle difficoltà, come l’elevata compattezza del terriccio e quindi di conseguenza dei problemi nell’assorbimento dell’acqua e del concime, allora è il caso di rinvasare il nostro Bonsai.
Ugualmente se sussistono dei problemi radicali, che coinvolgono quindi la parte più delicata delle nostre piante, è il caso di rinvasare. In questo ultimo caso è necessario un controllo delle radici prima di prendere la decisione di rinvasare. Si estrarrà il terreno dal vaso e si effettuerà un attento ma pur sempre rapido controllo per poi determinare se è il caso di cambiare il vaso e il terriccio al nostro Bonsai o se è una problematica che si può risolvere senza effettuare il rinvaso.
Generalmente un Bonsai ha bisogno di essere rinvasato quando le radici circondano il pane radicale, quindi una volta all’anno è bene controllare, sollevando il terriccio se è il caso di cambiare il vaso della nostra pianta.
Il terreno all’interno del quale sono contenute le radici del Bonsai è ricco di nutrienti che, con il tempo, vanno ad esaurendosi. Per ricostituire la flora di nutrienti all’interno del terriccio è utile ovviamente intervenire con concimi, ma dopo svariati cicli di concimi e fertilizzanti, occorre effettuare il rinvaso.
Vediamo ora passo passo quali sono le operazioni da fare per poter svolgere un rinvaso efficace e veloce. La velocità è fondamentale durante il rinvaso, in quanto i peli radicali che si formano nel substrato sono estremamente sensibili all’ossigeno e potrebbero seccarsi in poco tempo.
1– Assicuratevi di avere gli attrezzi corretti per rinvasare correttamente il vostro Bonsai: rastrellino, forbici, tagliafilo e delle bacchette.
2– E’ probabile che sotto il vaso ci sia un filo di ferro che passa tra i due fori per ancorare il Bonsai, tagliatelo.
3– Rovesciate il vaso e con il Bonsai capovolto, sollecitate il terriccio ad uscire inserendo lo svasatore tra il vaso e il terreno.
4– Una volta che il terriccio è fuoriuscito dal vaso, possiamo valutare se è il caso di effettuare il rinvaso. Se le radici girano attorno al pane radicale, è il caso di procedere all’operazione.
5– Con una bacchetta, togliere il vecchio terriccio. Cominciare dai lati per poi addentrarsi verso il fondo della pianta. Attenzione a non danneggiare le radici durante questo passaggio. per la parte sottostante al tronco, aiutatevi con un rastrellino.
6– Usate le forbici per tagliare le radici troppo lunghe. Non potate più del 30/40% delle radici.
7– Ora che il Bonsai è pronto, possiamo preparare il nuovo vaso per finire l’operazione: prepariamolo tappando i fori sul fondo del vaso con della rete per evitare la fuoriuscita del terriccio. Fissa la rete con del filo di ferro.
8– Fate passare tra i due fori del filo di ferro. Fatelo fuoriuscire in uguale misura dai due fori in modo da poter fissare il Bonsai al terriccio una volta riempito il vaso.
9– Aggiungete un substrato a grana grossa o media, che serve come strato di drenaggio.
10– Aggiungete un leggero strato di terriccio per Bonsai sopra alla grana grossa.
11– Posizionate la pianta nel suo nuovo vaso e utilizzate il filo sistemato precedentemente per fissarla.
12– Aggiungete altro terriccio Bonsai intorno alla pianta e utilizzate delle bacchette per comprimere il terriccio attorno alle radici eliminando l’aria presente attorno ad esse.
13– Annaffiamo abbondantemente la pianta una volta finito il procedimento.
Non servono particolari attenzioni per proteggere il Bonsai appena rinvasato, se non quelle di sempre: collocare le piante al riparo dal sole, dal vento e dal freddo. Se si rinvasano conifere e sempreverdi, lasciare integro almeno il 50% del pane radicale. Può aiutare aggiungere una volta alla settimana della vitamina B nell’acqua utilizzata per annaffiare.