Abbiamo stilato una classifica dei 10 Bonsai più belli in assoluto! Ci sono piante da fiore, da frutto e sempreverdi, un vero spettacolo per i nostri occhi!

Un bonsai è un’opera d’arte e questa classifica lo conferma. Abbiamo voluto raccogliere 10 tra i bonsai più belli al Mondo per farvi conoscere alcune specie incredibilmente particolari e per darvi acuni consigli nel caso vorreste cimentarvi a coltivare uno tra i dieci esemplari della classifica. Alcuni sono veri e propri capolavori della natura ma pur sempre figli della mano dell’uomo e della sua tecnica, di procedimenti e tecnologie applicate con sapienza e molta pazienza. I 10 bonsai più belli del Mondo affascinano in quanto a colori, statura e realismo, quest’ultima è una caratteristica molto considerata nel giudizio del bonsai. Ecco a voi la classifica, partiamo dal basso!

#10 Bonsai Sakura

Il breve periodo in cui sbocciano i fiori dei ciliegi (in giapponese Sakura) è diventato una fissazione nella cultura nipponica. Il fascino deriva dalla copiosa fioritura e dai frutti rossi che maturano d’estate. Le varietà sono tantissime, però solo alcune sono adatte alla coltivazione bonsai, ovvero quelle a frutto piccolo: Prunus Sakura (genericamente usato per riassumere tutte le varietà della specie provenienti dal Giappone), Prunus MahalebPrunus Cerasifera. La sua maestosa fioritura viene affiancata alle qualità dei samuraiPurezza, Lealtà e Coraggio.

#9 Bonsai di Melo

Il melo è una specie di albero che si adatta molto bene all’impostazione del bonsai. E’ un albero che cresce molto e che in fioritura soddisfa la vista con i suoi fiori delicati dal colore chiaro. In particolare le specie di melo adatte al bonsai sono: il Malus Sylvestris (melo selvatico), e diversi tipi di melo ornamentale come il Malus ToringoMalus HallianaMalus CerasiferaVasi adatti: Il vaso migliore è un vaso fatto a mano che possa resistere alle temperature più basse dato che è un bonsai da esterno, esternamente smaltato, come dettano i maestri bonsaisti, di colori neutri e naturali. La forma deve richiamare la chioma tondeggiante del melo, quindi il vaso dovrà essere tondo od ovale.

#8 Bonsai di Azalea

L’Azalea Bonsai è una pianta molto amata dai bonsaisti, principalmente per la sua copiosa fioritura ammirabile durante il periodo primaverile. I colori dei fiori vanno dal bianco al rosa al rosso, con varie sfumature di intensità. Il tronco rugoso ed elegante, il fogliame denso e di piccole dimensioni, la veloce crescita e versatilità all’educazione in diversi stili, sono altre caratteristiche che rendono questa pianta da fiore una delle piante preferite dai i bonsaisti. Le varietà utilizzate per la coltivazione bonsai sono: Azalea Satsuki o Rhododendron Indicum e l’Azalea Kurume o Rhododendron Kiusianum. L’azalea però è una pianta acidofila, non può essere coltivata in qualsiasi posto. Di giorno va posizionata in un luogo luminoso e asciutto senza corrente d’aria, di notte l’importante è non sottoporla a shock termici. I vasi adatti a contenere le radici di queste splendide azalee sono i vasi tondeggianti, circolari od ovali e preferibilmente alti per favorirne la fioritura. Il colore deve essere in armonia con la tonalità dei fiori e, dato che si tratta di un bonsai da fiore, puoi optare anche per uno smalto brillante.

#7 Bonsai di Biancospino

Il Biancospino (nome scientifico: Crataegus Monogyna) è una pianta che in natura si sviluppa come un arbusto di media altezza. Il suo fogliame di piccole dimensioni, i fiori bianchi o rossi che anticipano le bacche prima dell’impollinazione e una fitta ramificazione fanno del biancospino un albero molto caratteristico per diventare un bonsai. Però si sa, talvolta le soddisfazioni più grandi derivano da una grande difficoltà, il biancospino infatti è molto difficile da estrarre dal terreno per adattarlo ad una coltura bonsai. Molti esemplari muoiono poco dopo essere stati raccolti dal terreno, per questo l’esperienza e la cautela sono fondamentali se si vuole cogliere un biancospino. Il problema si risolve sfruttando i semi contenuti nelle bacche, che una volta piantati durante il periodo primaverile daranno origine al germoglio di questo magnifico arbusto. Il vaso adatto per il Bonsai di Biancospino è un vaso abbondante e smaltato, di un colore naturale in quanto è un bonsai da mantenere all’aperto. Il biancospino è molto resistente agli sbalzi di temperatura e sopporta molto bene i raggi solari, attenzione però a non far surriscaldare le radici. Conviene infatti riparare il vaso dal sole nel periodo estivo, oppure far si che durante la mattina la pianta sia esposta al sole e nel corso del pomeriggio rimanga in zona d’ombra.

#6 Bonsai Bougainville

Appena sotto la metà di questa classifica troviamo un altro Bonsai da fiore, il Bougainville: una pianta spettacolare, di origine tropicale. Fu scoperta relativamente tardi, nel 1768 per l’esattezza, quando l’ammiraglio francese de Bougainville notò questo meraviglioso rampicante che abbelliva i giardini di Tahiti. La coltura a bonsai del Bougainville presenta delle difficoltà. Essendo una pianta tropicale da fiore, deve essere esposta in un luogo soleggiato e quando la temperatura si abbassa è necessario ritirare la pianta al coperto e ammantare l’arbusto con del materiale coibente. Per i bonsaisti del nord infatti (o comunque che risiedono in luoghi freschi) il Bougainville è da considerarsi come una pianta da interno. Una curiosità molto interessante riguarda quelli che possono sembrare dei splendidi petali viola, ma che in realtà sono bratee, ovvero delle foglie modificate che si sviluppano attorno al vero fiore, minuscolo e giallo, con la funzione di proteggerlo e di attirare insetti per impollinarlo. Nella coltivazione a bonsai, il Bougainville è una pianta che regala molte soddisfazioni: l’affascinante fioritura, la crescita rigogliosa e il fogliame che mano a mano si rimpicciolisce con la crescita dell’arbusto, sono caratteristiche che ci fanno compiacere alla loro vista. Ricordiamoci però che pretendere un’abbondante fioritura da una pianta richiede un ingente sforzo alla sua esigenza energetica in quella particolare fase. La pianta deve giungere al periodo di fioritura primaverile nel pieno delle sue forze, va quindi concimata e trattata sapientemente durante tutto l’anno e, una volta fuoriusciti i suoi fiori, bisogna evitare di spostarla di tanto in tanto, ogni spostamento viene recepito dalla chioma in fiore come un grande stress. Il vaso da usare per il Bonsai Bougainville è un vaso piuttosto profondo e di colore brillante, dato che si tratta di un bonsai da fiore, se lo si conserva al chiuso per via delle temperature rigide si prediligono colori smaltati o lucidi. Dai una letta all’articolo del nostro blog per sapere come scegliere al meglio il vaso adatto al tuo bonsai.

#5 Bonsai di Baobab

Un esemplare affascinante a dir poco! Originario dell’Africa continentale, il Baobab è un albero che in natura può raggiungere fino i 30 metri di altezza e i 7 di diametro. E’ considerato “Albero della vita” perché in grado di sopravvivere anche per 10 anni in condizioni di siccità estrema data la sua capacità di trattenere fino a 120.000 litri di acqua. La miglior specie di Baobab che si presta alla coltivazione in miniatura è il Baobab Africano (nome scientifico: Adansonia Digitata), ovvero il bonsai più comune che si trova in Africa. E’ possibile creare un bonsai Baobab piantando il seme in un terriccio molto drenante e riponendolo in un luogo luminoso. Il periodo corretto per fare la messa in dimora è quello primaverile ed è consigliabile lasciare in bagno nell’acqua calda il seme per 24 ore prima di piantarlo per favorirne la germinazione. L’aspetto più magico e affascinante del Baobab è la sua fioritura. L’albero rimane spoglio durante tutta la stagione secca per poi riempirsi di foglie per pochi mesi l’anno, in concomitanza di questo periodo avviene anche la fioritura, che dura solamente 24 ore. I fiori del baobab si schiudono solo di notte, sono molto odorosi e vivono per una giornata intera per poi seccarsi. Data la sua vita piuttosto breve, al fiore del Baobab sono state affiancate varie leggende, tra le quali la credenza che l’infiorescenza sia abitata da spiriti magici, che serva per scacciare i coccodrilli e addirittura che chi si permette di coglierlo durante le sue 24 ore di vita, venga sbranato da un leone. Una pianta meravigliosa per il 5° posto della nostra classifica!

#4 Bonsai di Melo in Fiore

Un’emozione unica stare al cospetto della sua rigogliosa fioritura, per questo motivo abbiamo deciso di inserire due versioni di questo splendido bonsai nella nostra classifica. I suoi graziosi frutti fanno del melo una specie unica nel suo genere. Nessuna pianta può vantare le stesse doti del melo: un bonsai che è semplice da coltivare anche per i bonsaisti alle prime armi, una forte resistenza agli attacchi dei parassiti, una fioritura precoce, rigogliosa e profumata. I fiori del melo rimangono aggrappati al ramo per molti mesi per poi, grazie all’aiuto della natura, dar vita a uno dei frutti commestibili più consumati al mondo. Durante la sua fioritura nel periodo primaverile, è consigliabile tenere il melo al sole per favorirne la vegetazione. Nel periodo estivo invece, sebbene il melo sia parecchio resistente al caldo, la pianta va ritirata in zona d’ombra poiché le radici sono molto più delicate del tronco e dei rami. Quindi durante i periodi caldi, è consigliabile per lo meno coprire il vaso per riparare le radici. In questo caso, come in molte altre specie di bonsai, la composizione della ceramica del vaso è fondamentale per trattare al meglio le radici della pianta.

#3 Bonsai di Acero Rosso Giapponese

L’Acero Rosso Giapponese è una delle specie più apprezzate dai coltivatori di bonsai, in particolare l’Acero Palmatum è quella più impiegata nella coltivazione in miniatura. L’acero è una pianta ornamentale molto elegante e d’impatto, le foglie rosse che lo contraddistinguono cambiano colorazione in base alle stagioni assumendo tonalità intense dal rosso porpora al rosso cremisi. Il fogliame fitto è composto da foglie palmate a cinque punte con delle venature molto in rilievo. Per la coltivazione bonsai dell’acero rosso non servono particolari attenzioni se non gli accorgimenti basilari per una crescita rigogliosa e duratura. E’ una pianta che va collocata in un luogo soleggiato per gran parte dell’anno, sia se tenuto in un luogo chiuso che in uno spazio aperto. Nel periodo estivo però deve essere trasferito in un luogo ombreggiato in modo tale che le foglie non risentano il calore eccessivo del sole e si brucino di conseguenza. La potatura è da eseguirsi nel periodo di inattività vegetativa, ovvero da Novembre a inizio Febbraio, per permettere alla pianta di presentarsi alla primavera nel migliore dei modi. Ovviamente, come ogni bonsai l’Acero rosso teme i ristagni d’acqua che comporta l’immarcire delle radici, in estate è importante un’annaffiatura costante mentre nei mesi più freschi è sufficiente mantenere il terriccio umido. Alcune curiosità interessanti riguardano i significati che le foglie rosse dell’Acero assumono nelle diverse culture: in Cina sono associate al concetto di nobiltà e dignità, nell’isola giapponese invece assumono il significato figurato dello scorrere del tempo, mentre in Canada, stato che ha fatto della foglia di Acero la sua bandiera, assumono il significato di amicizia eterna, sostegno, comprensione e lealtà.

#2 Bonsai di Glicine

Il secondo posto di questa classifica è occupato da una specie a dir poco straordinaria, un bonsai dalle caratteristiche molto peculiari, il bonsai di Glicine (nome scientifico: Wisteria). In natura il Glicine è una pianta rampicante ma si adatta alla coltura in miniatura con versatilità. Le due specie più comuni nel mondo bonsai sono la Wisteria Sinensis e la Wisteria Floribunda. Il richiamo alla sua indole rampicante si può notare nell’attorcigliarsi del tronco, si contorce con il passare del tempo dando alla pianta un aspetto rustico e antico sebbene non abbia molti anni di vita. La caratteristica più strabiliante, che è anche il motivo per cui questa pianta si trova al secondo gradino del podio, è sicuramente la sua fantastica fioritura: una meraviglia per gli occhi. L’esibizione floreale si può ammirare in primavera, quando i rami sono ancora spogli dal fogliame. I suoi baccelli esplodono letteralmente e fanno fuoriuscire i loro semi quando sono maturi, dando il via ad uno spettacolo colorato di bianco, rosa o viola. Dopo il periodo di fioritura, il tronco e i rami vengono ricoperti da lunghe foglie. Per la crescita della Wisteria è fondamentale posizionarla in pieno sole durante la stagione vegetativa, inoltre è assolutamente necessario un bel quantitativo di acqua, in particolare durante il periodo estivo. Nel periodo più caldo è consigliabile posizionare il bonsai su un sottovaso e ogni volta che si annaffia, riempire anche la ciotola sottostante. Il Glicine ha un significato particolare nella cultura orientale, secondo la tradizione gli imperatori antichi usavano portare in dono dei bonsai di glicine come segno di amicizia, benevolenza e disponibilità al dialogo. Direi un regalo, molto gradito, no?

#1 Foresta Bonsai di Alberi Hinoki – Autore: M. Kimura

Sul gradino più alto della classifica una vera e propria opera d’arte. Lo spettacolo della natura unito all’esperienza delle mani di un pioniere dell’arte del bonsai, tale Masahiko Kimura, sono in grado di dare vita a questa incantevole foresta di Cipressi Giapponesi. Il Cipresso di Hinoki (nome scientifico: Chamaecyparis obtusa) è una delle specie più adatte alla coltura Bonsai, una splendida corteccia, spessa e frastagliata avvolge il tronco fino ai rami popolati da una vegetazione squamata dal colore verde intenso e brillante. Il Chamaecyparis è un albero che ama la luce, tranne nei mesi estivi, durante i quali se lo si espone al sole si rischia di bruciare il fogliame. Il Cipresso Giapponese è ritenuto un albero sacro nella religione del Shintoismo, un culto che conserva la mentalità degli antichi giapponesi. Un mito narra che Susanoo-no-mikoto, Dio delle foreste e degli uragani, distribuì ai suoi discendenti dei peli del suo corpo da piantare in terra in modo da popolare il territorio giapponese di alberi e foreste. Dal pelo del suo petto nacquero i Cipressi di Hinoki. Ad oggi il 65% del territorio giapponese è composto da foreste, la maggior parte di queste sono considerate dimora di sacralità religiose shintoiste. Masahiko Kimura, autore di questa composizione, è riconosciuto come uno dei maggiori esponenti a livello internazionale del bonsaismo contemporaneo. Un maestro per molti esperti di bonsai dei giorni d’oggi che hanno appreso tecniche e innovazioni da Mr. Kimura. Già in tenera età studia le tecniche tradizionali di coltura dei bonsai, ma una volta imparate le basi, decide di cambiare le regole del gioco e superare i rigidi dettami della “vecchia scuola” inserendo materiali nuovi nelle sue composizioni, come si può notare in questa foresta di cipressi che poggia sul legno scolpito e non su un tradizionale vaso di ceramica. Kimura non venne subito compreso e apprezzato per la sua innovazione, soprattutto nella sua patria, il Giappone, in cui la tradizione dell’arte del bonsai è da considerarsi sacra. Col tempo il suo brillante talento è stato riconosciuto a livello internazionale e ora è considerato uno dei maggiori innovatori dell’arte dei bonsai contemporanea.